Potrebbe contenere spoiler per chi non ha giocato a i primi tre Phoenix Wright
Premessa: Ho scritto una Fiction su Mia Fey, è imperfetta, cioè vuol dire che ci sono molti errori di grammatica che provvederò a correggere, inoltre posto solo il primo capitolo, se piace posto anche gli altri, e sto ancora scrivendo, per ora sono arrivata a fare 8 capitoli, ma vorrei concludere il primo caso al 10 capitolo. Sono accettate critiche e complimenti però non mi prendete a parolacce ç_ç.
P.s. prima di questa fiction ho pensato che Diego e Mia avessere affrontato un altro caso insieme, rispettivamente avvocato e imputata.
CAPITOLO 1
Premessa: Ho scritto una Fiction su Mia Fey, è imperfetta, cioè vuol dire che ci sono molti errori di grammatica che provvederò a correggere, inoltre posto solo il primo capitolo, se piace posto anche gli altri, e sto ancora scrivendo, per ora sono arrivata a fare 8 capitoli, ma vorrei concludere il primo caso al 10 capitolo. Sono accettate critiche e complimenti però non mi prendete a parolacce ç_ç.
P.s. prima di questa fiction ho pensato che Diego e Mia avessere affrontato un altro caso insieme, rispettivamente avvocato e imputata.
CAPITOLO 1
SPOILER
L’inizio
10 Settembre 2009 ore 9:10
Residenza Fey
Mia: * Pensavo che quella mattina sarebbe stata l’inizio di una normalissima giornata d’autunno trascorsa ad addestrarmi meditando sotto una cascata d’acqua fredda per poi dedicarmi allo studio del codice civile, una delle mie tante passioni. Ma mentre incominciai a prepararmi per l’allenamento…*.
Cellulare: bip biip biiip
Mia: Pronto?
??? : Buongiorno Gattina , ti ricordi di me?
Mia: Certo che mi ricordo di te. non ci vediamo da ieri, mio caro Diego!
Diego: Bene, che ne dici se oggi uscissimo insieme?
Mia: Beh oggi sarei dovuta rimanere in casa... Comunque accetto volentieri la tua proposta. Che programmi abbiamo?
Diego: A te la scelta, conta di più la tua opinione.
Mia: ho in mente un bel posto all’aperto. A che ora ci vediamo?
Diego: alle 13 nel mio ufficio. A dopo Gattina!
Mia: a dopo!
Cellulare: bip...
Mia: * Non avrei mai potuto rifiutare l’offerta di uscire con quell’avvocato caffèinomane. Due mesi fa mi scagionò dall’accusa di omicidio. Fu allora che cominciammo ad uscire. All’inizio pensai che fosse tutta una messa in scena ma poi mi accorsi di essere veramente innamorata per la prima volta. Quell’uomo mi stregò. In quel momento incominciai scegliere un vestito giusto. Ne presi dall’armadio uno di quelli non compresi dalle vesti tipiche che usano le donne di Kurain; Quel giorno indossai un vestito nero lungo quasi fino al ginocchio con una scollatura che mette in risalto le mie forme e il mio inseparabile Magatama. Presi la sciarpa , mi misi le scarpe, salutai Maya, la mia sorella minore, e uscii. Presi il treno per la città e mi diressi verso lo studio legale Grossberg & Co. Camminai per pochi metri e suonai il campanello *.
Diego: La porta è aperta..
Mia: * Non appena entrai avvertii subito l’odore del buon caffè come solo Diego sa fare. Il signor Grossberg non c’era. Forse stava partecipando a qualche processo. L’ufficio era diviso in tante stanze. Una di queste era solo per Diego evidentemente ereditata dal padre. Bussai alla porta e aprii *.
Mia: Diego?
Diego: Eccoti Gattina..
Mia: * Come sempre Diego era sdraiato sul suo piccolo divano con la sua tazza preferita. Alcuni dossier erano sparsi sulla scrivania. Dalla finestra entrava la giusta quantità di luce. Ogni volta che varco quella porta rimango sempre sorpresa. Anche quel giorno sognai ad occhi aperti *.
Diego: Mia non farmi aspettare, accomodati.
Mia: Certo. Pensavo ad una cosa..
Diego: Non usare troppo il cervello per pensieri cattivi.
Mia: Come fai a sapere che cosa mi passava per la testa?
Diego: Dall’espressione del tuo bellissimo viso. Ho anche provato ad indovinare.
Mia: * Diventai rossa. Non so perché ma è come se fosse stata la prima volta che glielo sentii dire.*
Diego: Come vanno le cose al villaggio?
Mia: * Sono sicura che lo dicesse per non farmi fare brutte figure *… Benissimo mia sorella comincia a dimostrare la sua grande forza di volontà di iniziare i duri allenamenti a cui siamo sottoposte.
Diego: Il Magatama.. Funziona sempre bene, sai spiegarmi il perché?
Mia: Il Magatama è un oggetto intriso della forza spirituale di una sensitiva. Ognuna di esse può decidere di regalare il Magatama ad una persona a loro cara. Finché la sensitiva non perde i suoi poteri o non muore il Magatama continua a funzionare.
Diego: Grazie Mia, senza di te non sarei mai riuscito a cavarmela quella volta.
Mia: Non c’è di che, ma non dovresti ringraziarmi, perché senza la tua intelligenza il Magatama non servirebbe a nulla.
Diego: è sempre grazie a te che ho quest’oggetto. Ed ora dopo un po’ di lezione spirituale vogliamo andare?
Mia: D’accordo, andremo al parco pubblico.
Diego: Perfetto, un luogo ideale dove trascorrere la giornata insieme alla tua metà ed ad una tazza d’oscurità allo stato liquido.
Mia: * Detto questo Diego si alzò prese la giacca posò la sua tazza sulla scrivania, mi prese per mano ed uscimmo dall’ufficio del signor Grossberg, mi aspettava una lunga giornata*
10 Settembre 2009 ore 9:10
Residenza Fey
Mia: * Pensavo che quella mattina sarebbe stata l’inizio di una normalissima giornata d’autunno trascorsa ad addestrarmi meditando sotto una cascata d’acqua fredda per poi dedicarmi allo studio del codice civile, una delle mie tante passioni. Ma mentre incominciai a prepararmi per l’allenamento…*.
Cellulare: bip biip biiip
Mia: Pronto?
??? : Buongiorno Gattina , ti ricordi di me?
Mia: Certo che mi ricordo di te. non ci vediamo da ieri, mio caro Diego!
Diego: Bene, che ne dici se oggi uscissimo insieme?
Mia: Beh oggi sarei dovuta rimanere in casa... Comunque accetto volentieri la tua proposta. Che programmi abbiamo?
Diego: A te la scelta, conta di più la tua opinione.
Mia: ho in mente un bel posto all’aperto. A che ora ci vediamo?
Diego: alle 13 nel mio ufficio. A dopo Gattina!
Mia: a dopo!
Cellulare: bip...
Mia: * Non avrei mai potuto rifiutare l’offerta di uscire con quell’avvocato caffèinomane. Due mesi fa mi scagionò dall’accusa di omicidio. Fu allora che cominciammo ad uscire. All’inizio pensai che fosse tutta una messa in scena ma poi mi accorsi di essere veramente innamorata per la prima volta. Quell’uomo mi stregò. In quel momento incominciai scegliere un vestito giusto. Ne presi dall’armadio uno di quelli non compresi dalle vesti tipiche che usano le donne di Kurain; Quel giorno indossai un vestito nero lungo quasi fino al ginocchio con una scollatura che mette in risalto le mie forme e il mio inseparabile Magatama. Presi la sciarpa , mi misi le scarpe, salutai Maya, la mia sorella minore, e uscii. Presi il treno per la città e mi diressi verso lo studio legale Grossberg & Co. Camminai per pochi metri e suonai il campanello *.
Diego: La porta è aperta..
Mia: * Non appena entrai avvertii subito l’odore del buon caffè come solo Diego sa fare. Il signor Grossberg non c’era. Forse stava partecipando a qualche processo. L’ufficio era diviso in tante stanze. Una di queste era solo per Diego evidentemente ereditata dal padre. Bussai alla porta e aprii *.
Mia: Diego?
Diego: Eccoti Gattina..
Mia: * Come sempre Diego era sdraiato sul suo piccolo divano con la sua tazza preferita. Alcuni dossier erano sparsi sulla scrivania. Dalla finestra entrava la giusta quantità di luce. Ogni volta che varco quella porta rimango sempre sorpresa. Anche quel giorno sognai ad occhi aperti *.
Diego: Mia non farmi aspettare, accomodati.
Mia: Certo. Pensavo ad una cosa..
Diego: Non usare troppo il cervello per pensieri cattivi.
Mia: Come fai a sapere che cosa mi passava per la testa?
Diego: Dall’espressione del tuo bellissimo viso. Ho anche provato ad indovinare.
Mia: * Diventai rossa. Non so perché ma è come se fosse stata la prima volta che glielo sentii dire.*
Diego: Come vanno le cose al villaggio?
Mia: * Sono sicura che lo dicesse per non farmi fare brutte figure *… Benissimo mia sorella comincia a dimostrare la sua grande forza di volontà di iniziare i duri allenamenti a cui siamo sottoposte.
Diego: Il Magatama.. Funziona sempre bene, sai spiegarmi il perché?
Mia: Il Magatama è un oggetto intriso della forza spirituale di una sensitiva. Ognuna di esse può decidere di regalare il Magatama ad una persona a loro cara. Finché la sensitiva non perde i suoi poteri o non muore il Magatama continua a funzionare.
Diego: Grazie Mia, senza di te non sarei mai riuscito a cavarmela quella volta.
Mia: Non c’è di che, ma non dovresti ringraziarmi, perché senza la tua intelligenza il Magatama non servirebbe a nulla.
Diego: è sempre grazie a te che ho quest’oggetto. Ed ora dopo un po’ di lezione spirituale vogliamo andare?
Mia: D’accordo, andremo al parco pubblico.
Diego: Perfetto, un luogo ideale dove trascorrere la giornata insieme alla tua metà ed ad una tazza d’oscurità allo stato liquido.
Mia: * Detto questo Diego si alzò prese la giacca posò la sua tazza sulla scrivania, mi prese per mano ed uscimmo dall’ufficio del signor Grossberg, mi aspettava una lunga giornata*